LASER, è l’acronimo di:
Light
Amplification
Stimulated
Emission of
Radiation.
EPILAZIONE PERMANENTE RADICALE Si intende una riduzione progressiva dei peli espressi, fino ad arrivare, in caso di normotipo, alla quasi totale eliminazione. Finché il sistema ormonale non stimolerà la produzione di nuovi bulbi, la persona manterrà permanentemente nel tempo il risultato ottenuto.
Quali sono i principali parametri da prendere in considerazione per il laser a diodo?
L’efficacia del risultato si ottiene grazie alla loro perfetta combinazione.
La FREQUENZA viene scelta in funzione della valutazione del fototipo, della densità pilifera e della struttura del pelo stesso.
Come agisce la FOTOEPILAZIONE?
L’energia luminosa generata dai sistemi laser ha come bersaglio la melanina contenuta nei peli, che viene colpita in maniera selettiva.
I MELANOCITI cosa producono?
Producono due tipi di pigmenti: -eumelanina sotto forma di granuli di colore nero o bruno scuro -feomelanina, granuli di colore rosso giallastro. La concentrazione di Eumelanina o Feomelanina determina il colore del pelo.
Cos’è la FOTOTERMOLISI SELETTIVA?
Nel 1983 Anderson e Parrish dimostrarono che per ottenere un danno termico permanente è necessario che la lunghezza d’onda e l’energia siano determinate per selezionare il bersaglio e aumentarne la temperatura, ma anche che l’interazione con la radiazione avvenga in un tempo inferiore al cosiddetto tempo di rilassamento termico della struttura del bersaglio affinché lo shock termico ne permetta la distruzione. Ottimizzando le lunghezze d’onda, raffreddando la pelle, con spot laser omogenei e utilizzando impulsi multipli si può ridurre il riscaldamento della pelle senza ridurre l’EFFICACIA dell’epilazione.
Tutte le cellule del corpo umano originano da cellule staminali, anche i follicoli piliferi sono provvisti di cellule staminali che si attivano dando vita ad un nuovo ciclo. Le cellule del Bulge si scindono per un determinato periodo, che determina la lunghezza massima del pelo e la durata della fase Anagen.
L’Irsutismo o l’ipertricosi indicano una presenza di pelo eccessivo e folto localizzato o generalizzato sono correlate a cause di diversa natura: acquisite, tumori maligni e/o utilizzo di farmaci, metaboliche endocrine, traumatiche, correlate a infezioni, al sistema nervoso, congenite o ereditarie. Si ritiene che gli ormoni androgeni si servano delle papille dermiche per mediare i propri effetti. Nella pelle è possibile assistere alla conversione da Androgeni Deboli a Androgeni Potenti.
CONTROINDICAZIONI per i soggetti che hanno un’anormale risposta alla luce solare:
Tecnicamente, quando si lavora con il laser a diodo per la densità pilifera, la struttura del pelo e il fototipo nella zona predefinita vengono trattati in modalità adattiva. In questa modalità, l’operatore utilizza il manipolo laser in diverse direzioni per un numero personalizzato di spari. Questa modalità permette di alzare gradualmente la temperatura del follicolo senza danneggiare la cute circostante. L’aumento progressivo della temperatura del follicolo pilifero per un tempo sufficiente impedisce la ricrescita dei peli in fase anagen senza danneggiare i tessuti circostanti. La ripetizione veloce dei passaggi consente un surriscaldamento termico progressivo che permette un danno termico anche al Bulge senza danneggiare il tessuto. La personalizzazione consiste nell’adattare la giusta quantità di energia in base alle caratteristiche della pelle e del pelo del soggetto.
1.4 Fenomeni della luce La pelle è una struttura omogenea, e le interazioni e i processi cui la radiazione ottica va incontro nell’attraversarla sono molto complessi: riflessione, trasmissione, diffusione e assorbimento.
È fondamentale comprendere l’assorbimento per l’epilazione laser a diodo. L’assorbimento si verifica quando la luce viene assorbita e cede energia al cromoforo bersaglio, che aumenta così la propria temperatura. Se l’energia assorbita è sufficiente, si ha la necrosi del Bulge e della matrice.
La riflessione e la trasmissione non hanno effetti apprezzabili: la luce viene riflessa come su uno specchio o lasciata passare come attraverso un vetro.
La diffusione o scattering è il cambio di direzione che la luce subisce attraversando la complessa struttura tissutale. Questo fenomeno ostacola la penetrazione.
La pelle grassa, ispessita o disidratata genera i fenomeni che impediscono l’assorbimento dell’energia da parte del bersaglio.
Per quanto riguarda l’anamnesi per il cliente, si effettua un esame obiettivo del colore, del diametro e della densità dei peli, della valutazione del fototipo e delle condizioni della cute. Si delineano le linee guida del trattamento in base alle personali caratteristiche, si informa il cliente sui tempi di seduta e i costi e sulle controindicazioni dell’uso del laser.
Solo dopo corsi di studio e di preparazione, seminari di pratica e personalizzazione della seduta si ha la sicurezza del trattamento e la qualità di riuscita. Si consiglia di affidarsi a personale qualificato.