Cinque sono gli elementi che lo stratega deve sempre valutare prima di ingaggiare una battaglia:
- il terreno su cui si combatte
- la stagione in cui si combatte
- il nemico contro cui si combatte
- gli alleati disponibili
- la strategia da usare
È importante ascoltarsi di più e cambiare alcune cose della propria vita, se si vuole stare meglio.
Non esiste “la Malattia”, ma esiste il malato.
Ogni uomo o donna va visto nella sua specifica manifestazione della malattia, che si presenta in quel modo, in quella persona, per precisi motivi: coincidenze, associazioni di cause, stile di vita, errori comportamentali.
Se si vuole guarire, dobbiamo essere disposti a rinunciare alle abitudini di vita che ci hanno fatto ammalare.
Lo studio dei batteri inizia nel lontano 1673, ma solo oggi i dati scientifici attribuiscono enorme importanza al mondo della batteriologia.
Le scoperte innovative fatte dagli scienziati hanno permesso di vedere che esistono svariate specie microbiche che albergano nel e sull’essere umano.
Non è che prima non esistessero, semplicemente non eravamo in grado di vederli né di conoscerli.
Su ogni superficie umana esposta all’aria e all’ambiente, loro ci sono.
Gli studi rilevano una coevoluzione lunga centinaia di milioni di anni con le comunità microbiche, che ha gradualmente selezionato una comunità specializzata a prosperare assieme alla specie umana.
La loro composizione a livello di specie e ceppo è unica, costituendo la nostra “altra impronta digitale”.
Un conto prudente parla di 2.505 specie differenti di microrganismi umani, i più numerosi dei quali sono batteri.
Moltissimi batteri sono anaerobi, mentre altri riescono ad adattarsi all’ossigeno.
La concentrazione della flora microbica varia lungo il tubo digerente, aumentando in modo esponenziale man mano che si scende dalla bocca verso l’intestino.
L’ileo rappresenta una zona di transizione tra la scarsa flora microbica dei tratti precedenti e quella molto ricca del grosso intestino, a livello della valvola ileocecale, dove l’intestino tenue cede il passo al colon.
Riprendendo la metafora del campeggio, il colon ospita più del 70% di tutti i “campeggiatori” del corpo umano.
Il microbiota primario è fatto non solo di batteri, ma anche di funghi e virus.
Nel termine microbiota confluiscono quindi le macro-comunità di funghi, virus e parassiti.
Il loro numero, sorprendentemente, supera di 10 volte quello delle cellule umane.
Pertanto, l’intestino umano viene visto come un habitat microbico unico nella nostra biosfera.
Assieme a coloro che sono stati selezionati per albergare o campeggiare dentro di noi, è considerato un super-organismo, composto da una magma di microrganismi e cellule, perché quella “malga” di cui siamo fatti è determinata dal nostro materiale genetico assieme a quello microbico.