L’acqua è fluida, trasparente, adattabile, ma è anche potente, capace di arrivare ovunque.

L’acqua non si ferma davanti a nulla, supera qualsiasi ostacolo. Essere come l’acqua significa essere capaci di assumere forme diverse, ma di giungere sempre alla meta.

Inarrestabili ma duttili, senza una forma predefinita, ma non comprimibili. Profondi, forti, poliedrici.

Apprezzare il presente

Viviamo in una società che premia la superficialità: sentiamo continuamente la mancanza di ciò che non abbiamo e così ci dimentichiamo di apprezzare quello che possediamo.

Inizia a seguire la corrente e a fluire come l’acqua, senza resistenza.

Inizia e non fermarti. Inizia da dove sei, con quello che hai.

Domande fondamentali

Non sappiamo quasi nulla della vita.

La scienza ci illude perché, pur conoscendo i dettagli tecnici, non ne comprende il senso più profondo: ci spiega i tanti “come”, ma non dice nulla degli infiniti “perché”.

  • Perché sono nato?
  • Perché proprio in quel momento morirò?
  • Che sono venuto al mondo a fare?
  • Qual è il senso della mia esistenza, con tutte le sue gioie e sofferenze?

Abbiamo gli strumenti che ci permettono di porci le domande, ma ci mancano quelli necessari per trovare le vere risposte.

Accettare e fluire

Forse dobbiamo solo accettare e imparare ad amare, a non avere paura, a non rimanere attaccati alle cose, perché le regole del gioco prevedono che, comunque vada, perderemo tutto.

Nella vita nessuno vince, nessuno perde, ma ci sono persone che si godono molto più di altre il percorso.

Il presente e il futuro

Il tema era sempre lo stesso: l’accorgersi di non avere vissuto pienamente, di non aver amato abbastanza, di essersi persi in problemi futili, di aver sacrificato il presente per un futuro che non è mai arrivato.

Sì, perché noi esseri umani ci costruiamo un’idea perfetta del nostro domani, senza comprendere che il futuro non esiste se non come somma dei singoli momenti presenti.

La vita è un ciclo: non esiste alternativa. La sofferenza come la gioia, la speranza come la rassegnazione, la paura come il coraggio sono parte della nostra esperienza.

Imparare ad accettare è l’ingrediente chiave della trasformazione personale: è ciò che ci permette di passare da un’esistenza più faticosa e pesante a una più leggera, non tanto in funzione di una diversa serie di eventi, quanto per una nuova e differente capacità di reagire a ciò che ci capita.

LA VITA NON È NÉ BUONA NÉ CATTIVA: È solo vita, ed è tutto ciò che abbiamo.

Accettarne le regole è l’unica possibilità di cui disponiamo per vivere e trasformare il nostro tempo in un’esperienza straordinaria.

La destinazione perfetta e sicura, dove tutto va alla perfezione, non esiste.

Bisogna saper godersi il percorso, in ogni sua tappa, indipendentemente da dove arriveremo e dal punto in cui siamo partiti.

La resilienza e la forza interiore

La natura umana è complessa, fatta di tanti livelli che non sempre cooperano tra loro e, alla fine, siamo il prodotto di ciò che ci è accaduto: sia delle cose belle, sia di quelle brutte che avremmo voluto evitare.

Essere forti significa coltivare la resilienza, essere in grado di alzarsi ogni volta che la vita ci butta a terra. Vuole dire essere capaci di ripartire, di iniziare di nuovo, anche quando tutto sembra difficile.

Per essere forti bisogna avere il coraggio di essere se stessi e di lasciar andare.

Lasciar andare e accettare

Per quanto possa sembrare assurdo, difficile se non impossibile, lasciar andare è l’atteggiamento che permette di godere di tutto senza avere bisogno di nulla.

L’attaccamento è biologico, radicato nel profondo; lasciar andare, invece, è qualcosa che va allenato, imparato: è una forma di accettazione.

L’accettazione è cosa ben diversa: è un realismo ottimista, una pacifica convivenza con la realtà.

Lasciar andare è il più bel insegnamento che possiamo apprendere nel corso della nostra esistenza.

Responsabilità e azione

Nessuno di noi può controllare completamente gli eventi che sarà costretto ad affrontare, ma tutti possiamo incidere sulla nostra capacità di affrontarli.

Non c’è dubbio che, nelle situazioni più difficili, è proprio il senso di scopo, la possibilità di andare oltre il presente e proiettarsi verso il futuro, che permette all’essere umano di farcela.

L’adattabilità esprime la pazienza che è necessario sviluppare per raggiungere i propri obiettivi.

Nessuno nasce con una dose di resilienza innata: si tratta di una caratteristica che si acquisisce e, il più delle volte, accade per ragioni che non avevamo programmato e che avremmo preferito non vivere.

Dobbiamo comprendere e accettare che l’unica cosa costante nella vita è il cambiamento.

Reagire alle difficoltà

Nella vita può capitare di tutto: perdite, lutti, tragedie, fallimenti… ma come reagiamo e cosa ne facciamo di ciò che ci capita è, e sarà, solo una nostra responsabilità.

  • Dalla violenza può nascere vendetta oppure perdono.
  • Dalla perdita può nascere rabbia o accettazione.
  • Dalla ricchezza può nascere avidità o gratitudine.
  • Dal successo può nascere arroganza o desiderio di condividere.

Agire è l’unico vero modo per contrastare la paura: è mettere in moto la vita.

Gratitudine e consapevolezza

Il senso di responsabilità porta all’azione, e un’azione efficace allena il coraggio.

Le false convinzioni sono le zavorre più pesanti che una persona si porta dietro nella vita.

Spesso sono legate alle paure più profonde, come per esempio quella di fallire.

Il possibilista se ne frega, perché non reputa che oltre al rischio del cambiamento ci siano la possibilità di una vita migliore e un’esistenza più completa e felice.

Vivere una vita straordinaria è un’abilità, non un dono, perché il dono è la vita stessa ed è stata data a tutti.

Più grato sei per quello che hai, e più sarai pronto a ricevere e ottenere, perché la vita che viviamo non è altro che il riflesso di come percepiamo la realtà.

Noi esseri umani siamo possessivi, ma di fatto nulla è davvero di nostra proprietà, e ogni cosa prima o poi dovrà essere restituita.

Perfino la nostra vita è in prestito: la possiamo arricchire, rendere più bella e più appagante, ma senza cedere all’illusione di potercela tenere per sempre.

Conclusione

Volevo condividere con voi questo percorso di studio e riflessione sulla vita,

nella speranza che alcune parole e pensieri possano esservi utili nel vostro cammino.

Perché il sapere, se condiviso, diventa forza e luce per tutti.

Con gratitudine,
Annalisa Àmaty

 

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Annalisa Torresan

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