La nostra società è un po’ ossessionata dalla bellezza e dall’apparenza; tutti vogliamo essere belli! I social network sono diventati delle vetrine per mostrare se stessi, vetrine a volte un po’ finte perché mostrano quello che fa più comodo.

La bellezza, però, è un fattore importante e lo è sempre stato nella storia dell’umanità; oggi, per qualcuno, diventa un’ossessione. La bellezza non andrebbe intesa come aderire a dei canoni estetici dettati da qualcun altro perché, in questo caso, la ricerca della bellezza teme di diventare una certezza di sofferenza.

L’invito, invece, dovrebbe essere di esplorare noi stessi, di vedere la bellezza come il risultato di un grado di armonia tra esterno e interno, non come appunto di punizione perché non sono fatto/a così. I tentativi di assomigliare a qualcun altro fanno perdere la creatività e la genuinità.

La bellezza viene prima di tutto dall’interno, parte dall’autostima, dall’equilibrio, dalla sicurezza, dall’accettazione per se stessi e di poter essere qualcuno per qualcun altro in questo mondo, senza il terrore di non piacere perché non hai quelle caratteristiche fisiche che la società ti impone per essere riconosciuta/o.

Essere belli è il frutto di una ricerca di armonia. Curare la bellezza fisica e psichica era per gli antichi il modo migliore per apparire belli dentro e fuori, e questo richiede un lavoro più complesso. Ma ritengo che acquisire gli strumenti per agire nel bene della propria salute, iniziando a mangiare bene, fare attività fisica, la meditazione, stare in natura… sia il modo migliore per sviluppare la propria unica e insostituibile forma di bellezza, perché la caratteristica più bella è proprio l’unicità.

Dedichiamo del tempo per un trattamento al viso, per un massaggio, un momento di relax nella modalità che ci è più piacevole e possibile, ma impariamo a premiare la nostra unicità.