Le tempeste della vita

Riparare le ferite con consapevolezza
L’abilità si acquisisce con l’esercizio, anche quando si tratta di riparare le nostre ferite interiori. Serve consapevolezza, accettazione e la capacità di vedere nelle cicatrici non una debolezza, ma una porta attraverso cui può entrare una nuova luce.
Lasciamoci guidare dall’istinto: in esso risiede una naturale propensione verso la bellezza. Tutti noi abbiamo vissuto fratture emotive e ne portiamo i segni.

La saggezza del dolore
Il saggio non spera di non spezzarsi mai; al contrario, desidera imparare qualcosa di profondo anche attraverso il dolore. Quest’ultimo è uno stratagemma della natura per spingerci verso l’evoluzione.
Solo ascoltandolo fino in fondo possiamo trovare lo stimolo per compiere l’azione giusta. Lamentarsi non serve: ci allontana dalla consapevolezza, che invece ha bisogno di silenzio per fiorire.

Il potere trasformativo della meditazione
Le pratiche meditative ci aiutano a ritrovare la consapevolezza e a curarci dal malessere interiore. La meditazione è un dialogo silenzioso con ciò che ancora non conosciamo, con il divino che abita in noi.
In quel silenzio possono arrivare delle rivelazioni preziose, capaci di rendere le nostre ferite strumenti di crescita e trasformazione.

L’anima, il buio e le stelle
La nostra anima è una dimensione lunare: si nutre di emozioni che spesso spaventano la mente razionale. Come la notte, anche l’anima ha bisogno di stelle — di punti luce che risplendono nel buio e ci guidano nella profondità.
“Come la notte, l’anima ha bisogno di stelle, di punti dove il buio si apre e la luce risplende nell’oscurità.”
— Selene Calloni Williams

Un invito a iniziare
Impara a meditare, usa il respiro come uno strumento semplice ma potente per il tuo benessere.
Se non sai da dove partire, chiedi consiglio ad Annalisa di Amaty: sarà felice di accompagnarti in questo viaggio.